Insomma e in sostanza, l’Enimmistica deve bensì essere enimmistica, ma questa affermazione non è per nulla antitetica alla necessità che essa anche sia esposta in una forma letteraria più degna di quanto soglia oggi avvenire.
La Direzione, pertanto, e la Redazione invitano tutti gli enimmografi ad attenersi ai concetti qui esposti avvertendo che d’ora in poi essi saranno severissimi nel giudicare i giuochi nella esposizione dei quali la trascuratezza e la sciatteria della forma risultino evidenti.
Lindoro, “Diana d’Alteno”, numero 5 del 1923.
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