mercoledì 7 agosto 2013

"Alpi Apuane"


Il gruppo enigmistico “Alpi Apuane” apparve per la prima volta nel fascicolo di febbraio 1898 (anno ottavo) della “Diana d’Alteno”, la rivista diretta da Demetrio Tolosani (Bajardo).
Ne facevano parte inizialmente sette enigmisti: il cav. Massimo Ascoli, l’on. Cherubino Binelli, Guido Campi, l’avv. Giovanni Cucchiari, il geom. Angelo Facini, il notaio Augusto Marchetti, Didimo Visdomini. Gli stessi erano già congruppati precedentemente, ma non appariva la denominazione “Alpi Apuane”.
Guido Campi firmava i suoi giochi con lo pseudonimo Ghino di Tacco o con le iniziali C.G. Collaborò, oltre che alla “Diana”, anche alla Strenna del 1926 e alla “Sfinge Tiberina”. Morì nel 1926.
Angelo Facini era Il Cavaliere di Grazia. Fu collaboratore della “Diana” ma anche “fedelissimo” della “Corte di Salomone”, tanto che Dedalo, direttore della rivista, ne annunciò la “morte immatura” (16 marzo 1916 a Carrara).
Didimo Visdomini era Carneade, Remoreno e Il Marchese di Remoreno. Scrisse sulla “Diana”, sulle “Strenne enigmatiche” Mecchiarni, sulla “Gara degli indovini” e sulla “Sfinge Tiberina”.
Di Giovanni Cucchiari conosco solo lo pseudonimo Cupavo.
Massimo Ascoli, nato forse nel 1836 e morto a Carrara il 25 settembre 1916, fu il primo Aronte del gruppo (pseudonimo scelto poi da Aldo Andrei). Ascoli era console di Spagna e membro dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. La sua foto compare nel n. 8 del 1900 della “Diana d’Alteno”. La didascalia della foto dice che fu “fondatore e anima attiva del Gruppo Alpi Apuane”.
Dopo qualche tempo il Gruppo scomparve dalla “Diana”. Lo ritroviamo sulla “Corte di Salomone” (numero 3 del 1909), inizialmente costituito soltanto da Massimo Ascoli, Giovanni Cucchiari (nel frattempo divenuto commendatore), Angelo Facini e Giuseppe Parducci. A questi si aggiunsero poi Carlo Bini, il conte Adolfo Gazzoni, il dott. Lodovico Milani e il dott. Dante Rossi.
In tempi più recenti, troviamo l’Alpi Apuane su “Penombra” nel 1962, con segretario Erberto Senni, che firmava come Serto, Her e Serto Her. Di professione era segretario al Comune di Carrara. La formazione “iniziale” del Gruppo comprendeva Mino Braglia, Gustavo Brunetti, il dott. Agostino Buratti, il dott. Erberto Senni e Ilda Zapparoli. Si unirono in seguito altri appassionati, tra cui il rag. Enzo Bocedi, il rag. Giuseppe Concu e l’ing. Giorgio Gallini.
Il Gruppo figurava anche, a ranghi ridotti, su “Le Stagioni”, fino al 1971.
Nel 1972 entrò a far parte del Gruppo un personaggio destinato a diventare il segretario e l’animatore dell’Alpi Apuane per molti anni: Giuseppe De Filippi (a volte indicato come Attilio De Filippi), conosciuto come Isè d’Avenza. Nel 1973 il Gruppo si iscrisse anche alla neonata rivista “L’Enimmistica Moderna”. All’inizio figuravano solo De Filippi e l’ing. Gallini, nel 1976 si iscrisse anche il sottoscritto e in seguito entrarono Aldo Andrei (il secondo Aronte), Francesco Bonotti, Luigi Gianfranceschi (Computer), Mariella Bottici, Luisa Gnetti, Ilio Barsotti (Omega), Anna Ronconi, Maurizio Gabelloni (Testarossa) e altri. Nel 1986 il Gruppo aveva ben 16 iscritti e nel 1988 figurava anche nell’elenco solutori de “La Sibilla”.
Nell’ottobre 1989 morì improvvisamente Isè d’Avenza e la segreteria passò a Giovanna Giannullo Alba (Gì-Gì), che ebbe l’onore e l’onere dell’invio delle soluzioni fino alla prematura morte, avvenuta nella primavera del 2000.
L’attuale composizione del Gruppo su “La Sibilla” è: Aldo Andrei, Mariella Bottici, Andrea Fardi, Patrizia Fardi, Luigi Gianfranceschi, Claudio Ravioli, Silvano Rocchi.
Ed eccoci alle “varianti” del Gruppo. Nel 1948 su “Fiamma Perenne” il Gruppo si chiamava “Apuania” e aveva come segretario Mario Musetti (Il Troviero). Con lui all’inizio erano Annibale Gianfredi, Marco Mariani, Francesco Rappelli e il già citato Erberto Senni. Ben presto si aggiungevano Aldo Pietro Angeli, Bruno Benedetti, don Eugenio Borrotti, Mario Brunetti, Agostino Buratti, Mario Giorgi, Nino Mencatelli. Il Gruppo mantenne questa formazione fino al 1950. L’anno successivo figuravano Aldo Auzzani, Bruno Benedetti, Mario Gustavo Brunetti, Mario Musetti, Francesco Rappelli ed Erberto Senni. Dal numero 8, aprile 1952, solo Brunetti, Musetti, Rappelli e Senni. Nel giugno del 1953 i congruppati restavano solo tre, perché Musetti si era trasferito a Milano per motivi di lavoro. Negli ultimi cinque numeri della rivista pisana (che cessò le pubblicazioni alla fine del 1958) figurava anche Agostino Buratti.
Negli Anni Ottanta il Gruppo divenne “Tarabaralla” e ospitò anche molti enigmisti non apuani. La denominazione “Alpi Apuane” fu ripristinata nel 1992.

5 commenti:

  1. I gruppi di solutori sono stati per tanti anni occasioni feconde d'incontri e scambi d'esperienze, non solo enigmistiche ma anche umane, fornendo incoraggiamento e formazione ai nuovi "adepti". Chiaramente oggi le cose son cambiate: riunirsi, in specie nelle grandi città, è diventato complicato. Peraltro i collegamenti via internet hanno aperto nuove strade di comunicazione. Lo storico Gruppo "Alpi Apuane" da sempre rappresenta un mirabile cocktail di bravura e simpatia. Avanti così, ragazzi!

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  2. Che bella la storia di un gruppo! Grazie Ser per le dettagliate informazioni e l'accurata ricerca.

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  3. Mi è venuto in mente un mio giochino dello scorso millennio. Schema: tiri/birilli=tarabaralla

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Come discendente del Notaio Augusto Marchetti, apprendo con immenso orgoglio la storia e l'evoluzione del gruppo enigmistico "Alpi Apuane", fino ai giorni nostri. Congratulazioni e auguri!

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