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Una fotografia rarissima, scattata giusto un secolo fa. Ritrae due esponenti del gruppo enigmistico livornese e porta la data, appunto, del 1909, con dedica a un altro gruppo enigmistico. I due personaggi sono Amerigo Serpi e Alfredo Servolini.
Amerigo Serpi (1869-1945) aveva a Livorno un negozio in cui riparava biciclette. Cesare Pardera (Ciampolino) raccontava che verso il 1930 Eolo Camporesi (Cameo), direttore di “Penombra”, andò a Livorno per tenere una delle sue famose conferenze e volle subito andare a trovare il Serpi nel suo negozio. “Lo trovammo a lavorare al banco con le mani nere d’olio. Però sul banco aveva lo “Zingarelli” e la “Penombra”, tutta unta e piegata in quattro. Cameo abbracciò il Serpi ed era veramente compiaciuto”.
Alfredo Servolini (1869-1952) usò lo pseudonimo “A. Livornesi”. Iniziò a occuparsi di enigmi all’inizio del Novecento e collaborò alla “Corte di Salomone” e alla “Favilla Enimmistica” di Trieste. Fu per molti anni segretario del gruppo enigmistico di Livorno.
Entrambi i nostri personaggi furono più che altro solutori.
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