Una cartolina spedita nel 1954 dal Valletto a Cameo. Di fianco all'indirizzo, è incollato l'ex libris del grande autore d'indovinelli. Sul retro della cartolina postale, il ringraziamento per un premio ricevuto e la proposta di un gioco... improponibile (a dimostrazione che anche nella carriera enigmistica dei grandissimi ci sono i capolavori, ma anche i giochi brutti).
Trovo molto giusto il commento di Silvano. Anche il più grande enigmista della storia avrà pubblicato (o comunque proposto alle riviste) non solo giochi belli ma anche qualche lavoro sbagliato o comunque di non eccelso livello. Come diceva il buon Priore, ci sono i giochi e le "giochesse" ed è naturale che sia così, non c'è niente di male.
RispondiEliminaPer questo nutro dubbi sull'opportunità di pubblicare l'opera omnia di un autore. Sarebbe sempre consigliabile "vagliare" la produzione di un enigmista, traendone il meglio o comunque ciò che si può reputare tale. Mi piacerebbe leggere il parere di altri colleghi.
Ovviamente d'accordo con Riccardo: antologia sì, opera omnia no.
RispondiEliminaIl Po...liticante, è vero, è impubblicabile, però strappa il sorriso e dietro si legge comunque l'arguzia del Valletto.
Anch'io concordo con Pasticca: spesso capita che, per partecipare ad un concorso o per ottemperare ad una scadenza, si crea il gioco brutto o con l'involontaria equipollenza che sfugge al... cestino della redazione e viene pubblicato. Sono certo sia capitato a tutti, anche ai migliori. Pubblicare opera omnia mi sembra ingiusto nei confronti dell'autore. Tanto più che, secondo me, si dimostra parecchia faciloneria: pubblicare tutto è semplice, basta solo raccogliere il materiale; pubblicare un'antologia significa leggere tutto il materiale, vagliarlo e assumersi la responsabilità di scegliere cosa pubblicare e cosa scartare...
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