Da “Fiamma Perenne”, giugno 1955, per ricordare Stelio (che,
per ragioni anagrafiche, non ho conosciuto) e La Morina, amica di tante serate
enigmistiche pisane.
Sull'ultimo numero della "Sibilla" ho dedicato una mezza paginetta della mia rubrica "Appunti di tecnica poetica" a chiarire l'importanza della scelta di un bel titolo, quando componiamo i nostri lavori. Liolà mi offre lo spunto per tornare un attimo sull'argomento, difatti "Il vento non sa leggere" è un titolo di eccezionale profondità e bellezza. Pare anche a voi?
Il titolo è quello di un libro di Richard Mason, edito nel 1948. Nel 1958 uscì anche un film con lo stesso titolo. La derivazione è da un detto giapponese: Sul cartello è scritto "Non cogliere questi fiori". Ma per il vento è inutile, perché il vento non sa leggere.
Sull'ultimo numero della "Sibilla" ho dedicato una mezza paginetta della mia rubrica "Appunti di tecnica poetica" a chiarire l'importanza della scelta di un bel titolo, quando componiamo i nostri lavori.
RispondiEliminaLiolà mi offre lo spunto per tornare un attimo sull'argomento, difatti "Il vento non sa leggere" è un titolo di eccezionale profondità e bellezza. Pare anche a voi?
Il titolo è quello di un libro di Richard Mason, edito nel 1948. Nel 1958 uscì anche un film con lo stesso titolo. La derivazione è da un detto giapponese: Sul cartello è scritto "Non cogliere questi fiori". Ma per il vento è inutile, perché il vento non sa leggere.
RispondiEliminaIl vento non sa leggere... Il vento non sa leggere! Eppure le vele si spiegano sempre a lui!
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