Gabriella, romana (1895-1985), era nipote del pittore Cesare
Fracassini, nato nel 1838 e morto molto giovane; il nome d’arte di Simonetta
Vespucci le fu dato da Bajardo.
Intarsio (ooyzzooz)
FORSE...
O immagini vane, smarrite
nel tempo siccome chimere,
credute già vere,
sognate gentili... finitenel nulla, così!
Nel nulla, che un sogno d’amore
ricinse di luce fulgentepel cuore fidente!
Ma il nulla rimase nel cuore
solingo, così...
La voce sperduta, invocante
l’estremo conforto, la vita,la voce smarrita
nel flutto deserto, vagante,
l’udrai forse tu?...
... La vaga pupilla di cielo
– dischiusa fiorita d’azzurro –nel muto sussurro
“Ricordami” – dice in un velo –
“Ricordami tu!...”
(Simonetta in “Diana d’Alteno”, 1935)
miti / o / sos = miosotis
RispondiEliminaLe donne autrici di poetici di grande valore ci sono sempre state
:-)