sabato 20 agosto 2011

Questioni di... meccanica

Tra i giochi della mia infanzia ci fu una scatola del Meccano, strenna natalizia della ditta in cui mio padre lavorava come operaio. Il libretto del Meccano illustrava meravigliose costruzioni, ma ogni volta mi accorgevo che per realizzarle avrei avuto bisogno di altre scatole di pezzi. Alla fine, io mettevo sempre insieme un’accozzaglia metallica senza senso. Mi è venuto in mente il Meccano l’altra sera, mentre risolvevo alcune crittografie “pure”: le lettere esposte andavano (spesso) lette non nell’ordine, ma a casaccio. Avevo l'impressione che mi mancasse sempre qualche pezzo.
Non sarà questa la via più breve per mandare le crittografie nel dimenticatoio, come la mia scatola del Meccano?

domenica 14 agosto 2011

La Sfinge 1958-62

Una "carta" della rivista romana "La Sfinge", pubblicata da Giuseppe Aldo Rossi (Zoroastro) dal 1958 al 1962. Sul retro, il modulo su cui i Gruppi solutori dovevano trascrivere le "risoluzioni" del fascicolo.

domenica 7 agosto 2011

Cambio di antipodo

                                   
Cambio di antipodo (7)
LO ZEFFIRO
Sussultano un poco le fronde
già immote:
un bacio nell'aura s'asconde,
un tocco leggero le scuote;
è forse passata
non vista una mano sottile
di fata?
O piccola mano gentile,
o morbida, bianca
manina, così come i fiori,
un poco la fronte mia stanca
non sfiori?
Ondeggiano al sole, baciati
dal vento,
i tremuli fili dorati,
i tremuli fili d'argento,
non lunghi, non brevi.
O brune corolle gioconde,
o lievi
profumi di sete più bionde,
l'incanto è una breve
bellezza che all'aura declina,
e dopo l'aprile c'è neve,
c'è brina.
                                    Margherita
(L'Arte Enigmistica, 1936)

martedì 2 agosto 2011

Unità d'Italia

Riccardo Benucci (Pasticca) ha vinto il concorso indetto da "Penombra" per celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Ecco il suo lavoro premiato e, a seguire, il poetico di Alma Lambertini (Lemina) che vinse l'analogo concorso penombrino del 1961.
Anagramma 2 6 9 = 2 5 10
GIUSEPPE MARCHETTI:
IL GARIBALDINO-BAMBINO
10 ANNI E POI…
Partito da Quarto, mi sono già ritagliato
un preciso posto nella storia. Piccolo,
col cuore protetto dallo “scudo” paterno,
avverto dentro me l’incanto di un blu
che fluisce. In fin dei conti, l’anima mia
è pur sempre ricca di colori, i miei sogni,
sgargianti, racchiudono ben definite
fantasticherie. Vestito di pezze, grido
forte il mio nome, perché nessuno
lo dimentichi. Fra i tanti contrasti,
mi sento davvero un leoncino
tra i campi, nell’ora della rivolta.

Così, adesso mi perdo nella vastità
del cielo, mentre un vivido chiarore
m’illumina i pensieri. Un miracolo,
questa mia avventura fra uomini
senza macchia. Pure, se d’altri
il calendario cancellerà il ricordo,
io sono destinato a restare a lungo
fra le pagine di un quotidiano
sempre in edicola. Mosso
da brucianti ideali, ho saputo
rispondere subito alla chiamata.
Un peccato? Direi proprio di no.
                                       Pasticca     

                       

Enigma
TITO SPERI, MARTIRE DI BELFIORE
Belfiore: quale mano inesorabile
giovani vite crudelmente afferra?
... Espressione Tu fosti, umile simbolo,
di questa nostra calpestata terra.
Chine ristanno a Te dinanzi e piegano
le umane fronti nel raccoglimento,
ché, con freschezza, è sempre la tua immagine
tra quelle prime del Risorgimento.
Ancora ai nostri tempi, quale esempio
sei di color che esalta la passione:
di tanti e tanti cuori, in queste pagine
a la mia mente torna la visione!
Esistenza stroncata... ma per giungere
verso comuni identici destini:
solamente così si potrà compiere
il pensiero unitario di Mazzini.
                                       Lemina