venerdì 12 febbraio 2010

Gerardo di Bornel


La frase del Duca Borso, riferita a Gerardo di Bornel, "secondo resuscitato", ha creato una certa curiosità. Non so dire, senza cercare, chi fosse il "primo resuscitato". Ad ogni modo, la "definizione" penso sia dovuta al fatto che l'egregio avvocato modenese Paolo Giglioli (Gerardo di Bornel) era stato un eccellente autore di poetici sull'altra rivista del Duca Borso, "Il filo d'Arianna" (pubblicazione che ebbe solo un anno di vita). Anzi, ritengo che il Duca abbia creato la rivista per fare un dispetto a un direttore che aveva rifiutato un lavoro di Gerardo e questo lavoro fu messo al posto d'onore sul "Filo". Ma perché "resuscitato" nel 1933? Perché Gerardo era stato una luminosa meteora e dopo vent'anni di silenzio era tornato a scrivere, ancora una volta per una rivista del Duca Borso.

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