lunedì 16 novembre 2009

Nembrod


Questo signore dal... baffo strano, presentato sulla “Diana d’Alteno” nel 1915 come Nembrod, usava anche lo pseudonimo Artù. Si tratta dell’autore del famoso “Vademecum dell’enimmista moderno”, pubblicato nel 1924 a Milano e più volte ristampato. Si chiamava Andrea Gallina (1883-1962) ed era nipote del commediografo Giacinto Gallina. Curò per molti anni le pagine di Classica della “Settimana enigmistica”. Nel 1912, quando tutti inneggiavano all’impresa di Tripoli, Nembrod pubblicò sulla “Cartolina enigmistica” un gioco in versi (con soluzione schiera/operi = soperchieria), che cantava la pace e si opponeva con forza alle imprese colonialiste. I versi finali erano: “Perché il vinto che umile oggi si corca / si leverà domani più feroce”. Il numero successivo della rivista (marzo 1912) uscì bordato di tricolore in copertina e con la scritta “Numero patriottico”. A pagina 13, le scuse ai lettori per la pubblicazione di quel gioco di Nembrod. L’episodio costò al Nostro la radiazione dai collaboratori sia della “Cartolina” che della “Corte di Salomone”. Soltanto Bajardo, direttore della “Diana d’Alteno”, ebbe parole di conforto per il “galantuomo che aveva detto il suo parere”.

1 commento:

  1. Grazie Silvano, una bellissima storia. Grande Nembrod, un orgoglio per il nostro mondo! :)

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