Incontrai Giovanni Micheli (
Zoilo) alla fine degli Anni ’70, quandò cominciai la mia attività professionale nel campo dell’enigmistica. Insieme realizzammo anche una rivista “popolare”. Da allora, per anni, ci siamo sentiti al telefono due o tre volte alla settimana. E poi ci incontravamo ai vari mercatini dell’antiquariato. Lo sapevo appassionato anche di giornalismo, di arte e di francobolli, ma non mi aveva mai detto che nel campo della filatelia era un esperto straordinario, autore di libri fondamentali. La prima volta che decisi di andare a “Veronafil”, la fiera veronese del collezionismo, nel corso della consueta telefonata
Zoilo mi diede appuntamento nello stand di uno dei più importanti commercianti di francobolli. Arrivai puntuale e quando allo stand chiesi di Micheli, mi sentii dire: “Eh, deve avere pazienza e aspettare che arrivi. È richiestissimo dagli espositori, è una
star!”. Quando poco dopo Giovanni arrivò, gli chiesi: “Perché non mi hai mai detto che tra i filatelici sei una
star?”. Lui si mise a ridere e ci facemmo la nostra chiacchierata, costellata, come di consueto, dei suoi “È vero o no?”.