1 Mi è capitato negli ultimi tempi di risolvere crittografie
a base di malattie (quasi tutte letali) e di cadaveri eccellenti. Se non si
pubblicassero, sarei più contento.
2 Vogliamo pubblicare giochi con frasi finali (almeno)
plausibili? “Tartufaio di Alba” potrebbe anche andare, “Tabaccaio di Frascati”
direi di no.
3 Per favore, a nome di tutti i solutori: nelle crittografie
(cosiddette) pure, i signori autori non possono pretendere che le lettere
esposte debbano essere messe a casaccio per arrivare alla soluzione.
4 Dal particolare (“bassotto”) si può dedurre il generale (“cane”).
Il procedimento inverso (da “cane” dedurre “bassotto”) è sempre,
inesorabilmente, sbagliato e inaccettabile.
Quattro osservazioni sacrosante, specialmente la terza: io sono onestamente stufo di colonne di pure tutte uguali in cui l'unico modo per risolverle è quello di essere telepatici e leggere la mente dell'autore. Il tutto magari solo per un esposto di vago senso compiuto.
RispondiEliminaTemo però che autori e redattori da quell'orecchio ci sentano male...
Sono ovviamente d'accordo e aggiungerei un 5° punto:
RispondiEliminaDi crittografie se ne pubblicano TROPPE.
E' facile escogitare un'idea crittografica, ci sono un sacco di tipologie, infinite varianti e se oltretutto non si rispettano certe "attenzioni" si può fare veramente di tutto.