
Gino Campolmi (
Ciancico,
Don Abbondio,
Ludovico il Moro,
L'Ilvo,
Gino) nacque a Portoferraio nel 1901.
Trasferitosi a Torino nel 1912 coi genitori, aveva subito cominciato a collaborare con le riviste enigmistiche. A 12 anni presentò sulla “Cartolina enigmistica” questa sciarada, firmandola “
Don Abbondio”:
Una vocale a capo di nazione...
È quel che ti ristora in conclusione.
(È l’I sire = elisire).
Nel 1915 debuttava sulla “Corte di Salomone” e intanto proseguiva con le sue ricerche sulla storia dell’enigmistica.
Dedalo, direttore della “Corte”, già lo aveva designato come suo erede alla direzione del giornale.
Ciancico amava molto il palcoscenico e recitava in una compagnia di filodrammatici. Con ogni probabilità avrebbe fatto l’attore professionista, se la famiglia non l’avesse dissuaso, convincendolo ad accettare un impiego all’Ansaldo San Giorgio.
Moriva a soli vent’anni, il 4 maggio 1921.