mercoledì 12 maggio 2010
Ciancico
Gino Campolmi (Ciancico, Don Abbondio, Ludovico il Moro, L'Ilvo, Gino) nacque a Portoferraio nel 1901.
Trasferitosi a Torino nel 1912 coi genitori, aveva subito cominciato a collaborare con le riviste enigmistiche. A 12 anni presentò sulla “Cartolina enigmistica” questa sciarada, firmandola “Don Abbondio”:
Una vocale a capo di nazione...
È quel che ti ristora in conclusione.
(È l’I sire = elisire).
Nel 1915 debuttava sulla “Corte di Salomone” e intanto proseguiva con le sue ricerche sulla storia dell’enigmistica. Dedalo, direttore della “Corte”, già lo aveva designato come suo erede alla direzione del giornale.
Ciancico amava molto il palcoscenico e recitava in una compagnia di filodrammatici. Con ogni probabilità avrebbe fatto l’attore professionista, se la famiglia non l’avesse dissuaso, convincendolo ad accettare un impiego all’Ansaldo San Giorgio.
Moriva a soli vent’anni, il 4 maggio 1921.
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Insomma, un secondo Glucinio, tanto geniale quanto sfortunato. Accidenti. Grazie Silvano, per avercelo ricordato.
RispondiEliminaSì, vero, accomunati dalla stessa smisurata passione, ma come enigmista Glucinio fu anche un colosso (autore, direttore di rivista, studioso). Ciancico lo sarebbe diventato sicuramente! Lo abbiamo ricordato nel n. 3 del 2000 della Sibilla: in esso c'è anche lo straziante ricordo di Dedalo, che lo aveva accolto come un figlio!
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