Il gruppo enigmistico “Alpi Apuane” apparve per la prima
volta nel fascicolo di febbraio 1898 (anno ottavo) della “Diana d’Alteno”, la
rivista diretta da Demetrio Tolosani (Bajardo).
Ne facevano parte inizialmente sette enigmisti: il cav.
Massimo Ascoli, l’on. Cherubino Binelli, Guido Campi, l’avv. Giovanni Cucchiari,
il geom. Angelo Facini, il notaio Augusto Marchetti, Didimo Visdomini. Gli
stessi erano già congruppati precedentemente, ma non appariva la denominazione
“Alpi Apuane”.
Guido Campi firmava i suoi giochi con lo pseudonimo
Ghino di Tacco o con le iniziali
C.G. Collaborò, oltre che alla “Diana”,
anche alla Strenna del 1926 e alla “Sfinge Tiberina”. Morì nel 1926.
Angelo Facini era
Il
Cavaliere di Grazia. Fu collaboratore della “Diana” ma anche “fedelissimo”
della “Corte di Salomone”, tanto che
Dedalo,
direttore della rivista, ne annunciò la “morte immatura” (16 marzo
1916 a Carrara).
Didimo Visdomini era
Carneade,
Remoreno e
Il Marchese di Remoreno. Scrisse sulla “Diana”, sulle “Strenne
enigmatiche” Mecchiarni, sulla “Gara degli indovini” e sulla “Sfinge Tiberina”.
Di Giovanni Cucchiari conosco solo lo pseudonimo
Cupavo.
Massimo Ascoli, nato forse nel 1836 e morto a Carrara il 25
settembre 1916, fu il primo
Aronte
del gruppo (pseudonimo scelto poi da Aldo Andrei). Ascoli era console di Spagna
e membro dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. La sua foto compare nel n. 8
del 1900 della “Diana d’Alteno”. La didascalia della foto dice che fu
“fondatore e anima attiva del Gruppo Alpi Apuane”.
Dopo qualche tempo il Gruppo scomparve dalla “Diana”. Lo
ritroviamo sulla “Corte di Salomone” (numero 3 del 1909), inizialmente
costituito soltanto da Massimo Ascoli, Giovanni Cucchiari (nel frattempo
divenuto commendatore), Angelo Facini e Giuseppe Parducci. A questi si
aggiunsero poi Carlo Bini, il conte Adolfo Gazzoni, il dott. Lodovico Milani e
il dott. Dante Rossi.
In tempi più recenti, troviamo l’Alpi Apuane su “Penombra”
nel 1962, con segretario Erberto Senni, che firmava come
Serto,
Her e
Serto Her. Di professione era segretario
al Comune di Carrara. La formazione “iniziale” del Gruppo comprendeva Mino
Braglia, Gustavo Brunetti, il dott. Agostino Buratti, il dott. Erberto Senni e
Ilda Zapparoli. Si unirono in seguito altri appassionati, tra cui il rag. Enzo
Bocedi, il rag. Giuseppe Concu e l’ing. Giorgio Gallini.
Il Gruppo figurava anche, a ranghi ridotti, su “Le
Stagioni”, fino al 1971.
Nel 1972 entrò a far parte del Gruppo un personaggio
destinato a diventare il segretario e l’animatore dell’Alpi Apuane per molti
anni: Giuseppe De Filippi (a volte indicato come Attilio De Filippi),
conosciuto come
Isè d’Avenza. Nel
1973 il Gruppo si iscrisse anche alla neonata rivista “L’Enimmistica Moderna”.
All’inizio figuravano solo De Filippi e l’ing. Gallini, nel 1976 si iscrisse
anche il sottoscritto e in seguito entrarono Aldo Andrei (il secondo
Aronte), Francesco Bonotti, Luigi
Gianfranceschi (
Computer), Mariella
Bottici, Luisa Gnetti, Ilio Barsotti (
Omega),
Anna Ronconi, Maurizio Gabelloni (
Testarossa)
e altri. Nel 1986 il Gruppo aveva ben 16 iscritti e nel 1988 figurava anche
nell’elenco solutori de “La Sibilla”.
Nell’ottobre 1989 morì improvvisamente Isè d’Avenza e la
segreteria passò a Giovanna Giannullo Alba (
Gì-Gì),
che ebbe l’onore e l’onere dell’invio delle soluzioni fino alla prematura
morte, avvenuta nella primavera del 2000.
L’attuale composizione del Gruppo su “La Sibilla” è: Aldo
Andrei, Mariella Bottici, Andrea Fardi, Patrizia Fardi, Luigi Gianfranceschi,
Claudio Ravioli, Silvano Rocchi.
Ed eccoci alle “varianti” del Gruppo. Nel 1948 su “Fiamma
Perenne” il Gruppo si chiamava “Apuania” e aveva come segretario Mario Musetti
(
Il Troviero). Con lui all’inizio
erano Annibale Gianfredi, Marco Mariani, Francesco Rappelli e il già citato
Erberto Senni. Ben presto si aggiungevano Aldo Pietro Angeli, Bruno Benedetti,
don Eugenio Borrotti, Mario Brunetti, Agostino Buratti, Mario Giorgi, Nino
Mencatelli. Il Gruppo mantenne questa formazione fino al 1950. L’anno
successivo figuravano Aldo Auzzani, Bruno Benedetti, Mario Gustavo Brunetti,
Mario Musetti, Francesco Rappelli ed Erberto Senni. Dal numero 8, aprile 1952,
solo Brunetti, Musetti, Rappelli e Senni. Nel giugno del 1953 i congruppati
restavano solo tre, perché Musetti si era trasferito a Milano per motivi di
lavoro. Negli ultimi cinque numeri della rivista pisana (che cessò le
pubblicazioni alla fine del 1958) figurava anche Agostino Buratti.
Negli Anni Ottanta il Gruppo divenne “Tarabaralla” e ospitò
anche molti enigmisti non apuani. La denominazione “Alpi Apuane” fu ripristinata
nel 1992.
Sempre con carta e penna pronti in tasca, per poter annotare ogni idea per un nuovo rebus…
Melania, Alberta e Silvana