giovedì 29 ottobre 2009
mercoledì 28 ottobre 2009
Il menu di Pippo
martedì 27 ottobre 2009
Libri per bambini
Uno dei più noti libri di giochi e passatempi per i bambini, pubblicato negli Anni Trenta, è "Il libro delle ore gioconde", scritto da Giuseppe Latronico e illustrato da Filiberto Mateldi. L'edizione a cui si riferisce la foto è quella del 1936, la Casa editrice è la UTET, che inserì il volume nella famosa collana "La scala d'oro", concepita e diretta da Vincenzo Errante e Fernando Palazzi.
domenica 25 ottobre 2009
Poesiola
L'ho trovata in una rivista del 1921: va ancora bene?
Pace oltre il colle spirano le rose,
Pace soave, modica, ospitale,
Cupa la valle, posta sotto il monte,
Vita, sole, novello ardore anela.
Pace oltre il colle spirano le rose,
Pace soave, modica, ospitale,
Cupa la valle, posta sotto il monte,
Vita, sole, novello ardore anela.
sabato 24 ottobre 2009
Altro rebus di Zaleuco
venerdì 23 ottobre 2009
Cartolina del 1948
Una curiosa cartolina inviata nell'agosto del 1948 a Raffaello Cerasi (l'indimenticato Cerasello). Sul recto è raffigurata "La Baita" di Tione di Trento (e c'è la firma della Morina); ma il verso rivela che la cartolina è stata scritta durante un raduno toscano (Tombolo, 8 agosto 1948). Tra le firme, Margò, Amleto, Pindaro, Brunellesco, Malombra, Il Drago, Penna Bianca, Penna Nera, Rinaldo, Odisseo, Maramaldo, Top. C'è anche un Guido, che, per ragioni anagrafiche, non è l'amico Iazzetta.
giovedì 22 ottobre 2009
mercoledì 21 ottobre 2009
Il becco di un quattrino
Al "Milionario" condotto da Gerry Scotti una domanda (da 150mila euro) chiedeva: nella locuzione "non avere il becco di un quattrino", che significato ha la parola "becco"? La risposta, secondo gli autori, è: il "becco" è il bordo della moneta, quindi il becco del quattrino sarebbe una minima parte di una moneta già di per sé di scarso valore.
Siamo sicuri sicuri?
Siamo sicuri sicuri?
Il Duca di S. Pietro
martedì 20 ottobre 2009
Un ex libris
lunedì 19 ottobre 2009
Una cartolina di Marino
Una cartolina scritta da Marin Faliero (Marino Dinucci) a Isotta da Rimini (Bruno Farroni) negli Anni Venti. Entrambe le facciate della cartolina sono riempite dalla scrittura fitta del grande Marino, un'abitudine che conservò per tutta la vita (ogni volta che scriveva a me anche per una cosa semplicissima... riempiva intere pagine).
venerdì 16 ottobre 2009
Convegno Rebus
Questi tre giorni sono dedicati al Convegno Rebus di Chiavari. Arrivederci a lunedì prossimo.
giovedì 15 ottobre 2009
Tre risposte tre
Diversi amici hanno scritto perché incuriositi dalle... tre domande del post precedente, ma nessuno ha dato le risposte esatte (qualcuno si è avvicinato alla soluzione). E allora ecco svelato l'arcano: il gioco è di Gigi d'Armenia e ha per soluzione "la suora di carità". Fu il gioco numero 1 del primo fascicolo della rivista "Il labirinto", nel 1948.
lunedì 12 ottobre 2009
Tre domande tre
Enigma
ALL’ITALIA
(Meditando su l’ode di G. Leopardi)
A Odisseo, con simpatia
“Vedo le mura e gli archi e le colonne”...
O Madre mia,
vedo sbiancare il Tuo volto,
velarsi il Tuo dolce capo,
e penso:
ecco l’effetto delle Tue grandi rinuncie,
ecco lo strascico amaro
alla tragedia immane che Ti ha travolto
e di pietà vestita agli occhi altrui;
“che fosti donna, or sei povera ancella”.
E penso ancora:
quale divina potenza
ha potuto sopire l’intensa passione
che i nostri fratelli protese
verso quella memorabile Unione,
raggiunta per certezza di una fede?
Forse contenta delle Tue corone
più non desideri altro?
e a più vasti orizzonti
non s’avviva il tuo sguardo,
soccorrevole mano appagando
ogni Tuo bisogno di vita?
Ora chini il capo in umiltà;
e sgrani motivi di pentimento,
di speranza;
solo Ti conforta una visione:
la purezza del tuo bel Cielo,
come ti è grato pensare
(rinnovata nei tempi e superiore)
la potestà dei Tuoi Ministeri,
la Tua volontà di pace al mondo.
Le tre domande: 1) Chi è l'autore del gioco?; 2) Qual è la soluzione?; 3) Quale particolarità... editoriale ha il gioco?
ALL’ITALIA
(Meditando su l’ode di G. Leopardi)
A Odisseo, con simpatia
“Vedo le mura e gli archi e le colonne”...
O Madre mia,
vedo sbiancare il Tuo volto,
velarsi il Tuo dolce capo,
e penso:
ecco l’effetto delle Tue grandi rinuncie,
ecco lo strascico amaro
alla tragedia immane che Ti ha travolto
e di pietà vestita agli occhi altrui;
“che fosti donna, or sei povera ancella”.
E penso ancora:
quale divina potenza
ha potuto sopire l’intensa passione
che i nostri fratelli protese
verso quella memorabile Unione,
raggiunta per certezza di una fede?
Forse contenta delle Tue corone
più non desideri altro?
e a più vasti orizzonti
non s’avviva il tuo sguardo,
soccorrevole mano appagando
ogni Tuo bisogno di vita?
Ora chini il capo in umiltà;
e sgrani motivi di pentimento,
di speranza;
solo Ti conforta una visione:
la purezza del tuo bel Cielo,
come ti è grato pensare
(rinnovata nei tempi e superiore)
la potestà dei Tuoi Ministeri,
la Tua volontà di pace al mondo.
Le tre domande: 1) Chi è l'autore del gioco?; 2) Qual è la soluzione?; 3) Quale particolarità... editoriale ha il gioco?
domenica 11 ottobre 2009
Ancora la foto misteriosa
Mi è stato chiesto se il personaggio in uniforme nella "foto misteriosa" abbia in mano delle riviste. Si tratta del libro del Chiomato "Sotto il fascino della Sfinge", pubblicato nel 1929.
Venezia 1970
giovedì 8 ottobre 2009
mercoledì 7 ottobre 2009
La foto misteriosa
Nessuno ha ancora risolto il "mistero" della foto postata domenica. Proviamo a fare un'ipotesi. Diamo per buono il fatto che l'enigmista in primo piano sia Cameo: essendo nato nel 1891, il fondatore di "Penombra" al momento dello scatto poteva avere una quarantina d'anni e allora la fotografia potrebbe essere stata fatta al Congresso del 1932. Qualcuno è in grado di controllare?
lunedì 5 ottobre 2009
Ettore Fieramosca
Gastone Spinetti (Ettore Fieramosca, ma anche Farfallino, Il Cria e Nettare) nacque a Firenze nel 1895 e ivi morì nel 1957. Collaborò alla “Diana d’Alteno”, alla “Favilla Enimmistica” , alla “Corte di Salomone”. Questo scambio di consonanti (5 2 6) è del 1921.
Son di sembianze nere,
pur prese così in mazzo,
con altre poche schiere,
potranno dar sollazzo.
E’ la porzion che tocca
ai Diogeni di strada
e come alla lor bocca
quel ritrovato aggrada!
domenica 4 ottobre 2009
Un gruppo... enigmatico
venerdì 2 ottobre 2009
Win for life
Ho letto un sacco di sciocchezze sul nuovo gioco della Sisal. Intanto i gestori non rischiano niente, i premi maggiori sono random e gestiti dal sistema (perché mai altrimenti il “numerone” dovrebbe essere fornito esclusivamente dalla macchina e non scelto dal giocatore?).
Gli altri premi sono a totalizzatore, come nel Totocalcio e nel Superenalotto: più vincitori, quote più basse; meno vincitori, quote più alte. In ogni caso, nessun rischio per chi organizza.
Detto questo, come in tutti i giochi ci sono i vincitori di grossi premi (pochi) e i vincitori di piccoli premi (tanti).
Mi sembra una questione oziosa calcolare ogni volta le probabilità e dire che è un’ulteriore tassa. Sono in ogni caso tasse volontarie, non come le imposte che incidono pesantemente sul reddito dei dipendenti (e anche di altri lavoratori, se onesti).
Infine vorrei dire che tutte le volte che vado alla cassa per una vincita soddisfacente, ho sempre un riverente pensiero per gli amici matematici. Lo so bene che la matematica dice che è assurdo giocare, ma il caso a volte dice il contrario.
Gli altri premi sono a totalizzatore, come nel Totocalcio e nel Superenalotto: più vincitori, quote più basse; meno vincitori, quote più alte. In ogni caso, nessun rischio per chi organizza.
Detto questo, come in tutti i giochi ci sono i vincitori di grossi premi (pochi) e i vincitori di piccoli premi (tanti).
Mi sembra una questione oziosa calcolare ogni volta le probabilità e dire che è un’ulteriore tassa. Sono in ogni caso tasse volontarie, non come le imposte che incidono pesantemente sul reddito dei dipendenti (e anche di altri lavoratori, se onesti).
Infine vorrei dire che tutte le volte che vado alla cassa per una vincita soddisfacente, ho sempre un riverente pensiero per gli amici matematici. Lo so bene che la matematica dice che è assurdo giocare, ma il caso a volte dice il contrario.
giovedì 1 ottobre 2009
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