mercoledì 8 luglio 2009

Favolino


Il piccolo mondo dell'enigmistica ha tanti pregi, ma inevitabilmente anche qualche difetto. Uno di questi è la mancanza di memoria: si dimenticano i grandi personaggi, quelli che sono venuti prima di noi e ci hanno lasciato un patrimonio importante di studi e di giochi. In questo piccolo blog io questi personaggi li voglio ricordare, sperando di incuriosire qualche giovane e di spingerlo a tenere vivo il ricordo degli enigmisti del passato.
Il personaggio di oggi è Favolino: a mio avviso, uno dei più grandi enigmisti di sempre. La foto fu scattata nel 1989 a Casciana Terme da un altro Amico che voglio ricordare, Il Castellano: viaggiava sempre armato di macchina fotografica e mi mandava le immagini di tutti i convegni enigmistici.
Non posto giochi di Favolino: sarebbe stato un grandissimo anche se non avesse scritto quello che ha scritto.
Spero che quelli che lo hanno conosciuto vogliano lasciare un loro commento.

4 commenti:

  1. Nei primi anni ottanta accompagnato da mio fratello (Il Tucano) andai qualche giorno a Roma. Fra gli appuntamenti di quella indimenticabile gita, non mancò la visita alla vetusta bottega di Favolino, dalle parti del Vaticano. Se ben rammento, il nostro Mario Daniele vendeva cappelli (da donna?). Ci accompagnò in una stanzetta piena zeppa di volumi, riviste di enigmistica, lettere, fogli. Là dentro c'era una straordinaria testimonianza della storia dell'Enigmistica italiana del secolo XX.

    Guai a dimenticare personaggi come Favolino, la cui opera di direttore di "Penombra" è oggi con onore proseguita dal caro figlio Cesare.

    RispondiElimina
  2. Voglio onorare anch’io la memoria del grande e carissimo Favolino con un ricordo e una curiosità.
    Il ricordo risale al “15° Convegno ARI” del 1994 a Modena. A un emozionatissimo Favolino, che nella stessa città aveva partecipato al Congresso del 1934, fu consegnata una preziosa targa con la dedica:
    "Modena onora dell’eletta schiera / chi, rompendo del tempo le catene, / alto d’Edipo al ciel leva il vessillo”.
    La curiosità me l’ha suggerita Cesare al recente “Convivio” di Cattolica. La ‘mitica’ modisteria nel quartiere Prati di Roma a cui accenna Pasticca nel suo commento, è stata oggetto di una mnemonica con soluzione: centro di Prati per Cappellini; qualcuno mi sa dire l’autore e se è stata pubblicata?

    RispondiElimina
  3. Caro Favolino! Il mio primo "poetico" (chiamarlo così è un'offesa per i poetici) me lo pubblicò lui su Penombra. Poi mi ha incoraggiato e consigliato moltissimo e mi ha regalato alcune sue combinazioni. Oltre ad essere un grande precoce enigmista, era anche una persona disponibile, ironica, simpatica, dolce. Ma non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno!

    RispondiElimina
  4. Grandissimo!basta questa parola.
    L'ho frequentato per una ventina d'anni e avrei mille cose da raccontare. Una: poemiggi indimenticabili quelli a casa sua quando Il Gagliardo veniva a Roma per motivi di lavoro.
    I due napoletani parlavano (e sparlavano) di tutto (e di tutti)! Peccato che non ci fosse un registratore a portata di mano...

    RispondiElimina