Mi è stato più volte chiesto quante caselle nere si possano mettere in uno schema di parole incrociate. Quando ho iniziato a fare giochi, molto tempo fa, si diceva che le nere potevano essere fino a un sesto del numero totale delle caselle. La verità è che non c'è una regola inderogabile. La bellezza dello schema dipende da altri fattori: la piazza bianca, le parole non banali, la precisione e l'originalità delle definizioni. Se poi le caselle nere sono poche, meglio, ma un buon autore non sta di certo a contare le caselle nere.
Per qualche consiglio ai neofiti, rimando al piccolo manuale redatto dal sottoscritto e da Claudio Ravioli sul sito di Aenigmatica.
Le soluzioni dei giochi del Longobardo:
Frase palindroma: Alle carte t'alleni lì nella tetra cella
Frase a metatesi sillabica: Ridente messo = dente rimesso.
In effetti io mi trovo spesso in difficoltà, specialmente quando completo gli angoli. Vorrei sempre usare il minor numero di caselle nere possibile, cercando di metterle, per quanto posso, verso i bordi. Sovente mi chiedo se una casella nera in meno valga una parola un po' più difficile nello schema; certo, dipende dalla rivista e dal livello di complessità del cruciverba, ma credo che la maggior parte delle volte la risposta sia "no"...
RispondiEliminaA proposito di caselle nere: mi sono sempre chiesto perché nella "ricerca di parole crociate" della S.E. non vengano già annerite dalla redazione le prime 3 caselle in alto a sinistra, visto che non è possibile che contengano lettere di sorta.
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