sabato 25 aprile 2009

A proposito di telequiz

Qual è il telequiz in cui i concorrenti sono "trattati meglio"? Ovviamente il "trattati meglio" si riferisce alle possibilità di vincere. A mio avviso "Il milionario" di Gerry Scotti in questo senso non ha rivali. Con gli aiuti a disposizione, quasi tutti hanno una possibilità di portarsi a casa una discreta somma (e nell'edizione attuale non c'è nemmeno più la frustrante incognita del gioco iniziale di qualificazione: passati i provini, si va in trasmissione).
Mi pare che tanti si fermino a quota 15mila euro e che la domanda da 20mila sia lo spartiacque fra l'accontentarsi e... il sogno.
Secondo me, il punto debole di tanti concorrenti è la telefonata: viene spesso sprecata perché non si è provveduto a scegliersi un interlocutore preparato e svelto.
Una domanda che mi sono fatto più volte, ma non ho trovato risposta: non ci sono mai concorrenti del mondo enigmistico. Sarà perché a loro non interessa partecipare o perché li escludono a priori?

6 commenti:

  1. Mi pare che qualcuno abbia partecipato ad altri quiz, tipo la Ruota della Fortuna. Certo... occorre definire "enigmista".

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  2. Ciao Silvano e complimenti! Tempo fa, al "Milionario" ha partecipato Archetipo. Poi ricordo di aver visto L'Amica rara e Lo Stiviere a "Passa parola", sempre presentato da Gerry Scotti e McAbel a "Quiz show" di Amadeus. Certamente ce ne sarà stato anche qualcun altro (che non ricordo, non ho visto o non ho riconosciuto), comunque sono pochissimi... chissà perchè?!?

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  3. Forse perché in questo genere di quiz l'enigmistica c'entra pochissimo e gli enigmisti in quanto tali non si sentono particolarmente coinvolti.

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  4. Concordo con Isolina: ci vedo poco di enigmistico nel "Milionario". Forse sarebbe più interessante andare all'"Eredità" dove l'abilità enigmistica può tornare utile nel gioco della ghigliottina (ma lì il problema è arrivarci superando tutte le manche precedenti) o alla "Ruota della fortuna" (ma - a mio modestissimo parere - da quando la squadra di Papi ha preso in mano il programma, le frasi sono insulse e poco precise).

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  5. Il gioco iniziale di qualificazione, anche se frustrante e banale, garantiva un minimo di trasparenza nella scelta dei concorrenti. Ora il pubblico a casa ha la sensazione che il concorrente sia scelto e imposto esclusivamente dagli addetti ai lavori della tv, quando non dal conduttore stesso.

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  6. Ricordo che prima che partisse la Ruota della Fortuna ci fu una ricerca a tappeto di enigmisti che che partecipassero. Perché, chissà, forse si pensava che il programma fosse adatto. Ba! L'idea di enigmistica e di enigmista che si ha nel "mondo profano" è molto vaga.

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