venerdì 24 aprile 2009

Longobardo

Cesare Strazza (1878-1955) in enigmistica usò lo pseudonimo "Longobardo" (ma era toscano).
Penso che pochissimi conoscano i suoi lavori, notevoli soprattutto per la ricerca di schemi inusuali, interessanti anche per chi si occupa di ludolinguistica.
Suo è lo straordinario anagramma "L'aldilà misterioso - assillo dei mortali".
A lui fu dedicato l'ultimo numero della rivista "La Corte di Salomone": fatto tutto di suoi giochi, questo fascicolo chiuse la lunga vita della gloriosa pubblicazione torinese.
Per dare un'idea della bravura e della fantasia del Longobardo, ecco un paio di suoi giochi.

Frase palindroma
AD UN BARO IN PRIGIONE
Per non perder la pratica di baro patentato
se pur ti trovi in carcere, con un mazzo ignorato
dal guardiano, studiando la nuova gherminella
oooo ooooo o'oooooo oo ooooo ooooo ooooo.

Frase a spostamento di sillaba (7 5 = 5 7)
ESEMPLARE A STAMPA DI UN DISCORSO
L'ho ricevuto, sì, me l'han mandato
ma tutt'altro che serio l'ho trovato,
e, per quanto incisivo, anche tagliente,
originale, no, non è per niente.

5 commenti:

  1. Il secondo l'ho risolto
    ma quanto al primo...ci vorrebbe Ser Viligelmo!
    :-D

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  2. Come non detto, risolta anche la prima :-)
    effettivamente è uno schema assai bello.

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  3. Molto belli!
    Il primo sembra difficile ma basta sfruttare la rima e diventa agevole. Il secondo forse segue di più gli "standard" a cui siamo abituati e per questo sembra più facile.

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  4. Molto belli e all'avanguardia i giochi del Longobardo.
    Questo polivalente autore era specializzato nei giochi cosiddetti 'geometrici', cioè giochi in versi a schema geometrico (quadrato, spirale, nodo, serpentina...).
    A titolo di esempio ne riporto uno, in cinque (!) parti, un quadrato sillabico 5x5 pubblicato sulla "Corte" nel dicembre 1947.


    UNA RIVISTA D'ENIMMI

    Nata da tempo per diletto solo
    di velar con l'arcan ogni pensiero,
    tra chi propone e chi svela il mistero
    or vanta di campioni un forte stuolo.

    Certo vi son, fra i tanti, dei cantori
    che poco o nulla vengono stimati,
    per quell'opera in cui si son trovati
    adatti a scatenar fischi e rumori.

    E a turbar l'armonia, se un sol va male,
    avrà certo le beffe, indi l'appunto
    a cui l'ilare scherzo sarà aggiunto
    con la riprovazione universale.

    Ma v'è ancor il genial puro talento
    che s'erge alato verso le alte sfere,
    quasi esultando dall'uman sapere,
    ove risona angelico il concento.

    Ed ecco allor le stanze e le terzine
    d'impurità, di nei, di mende prive,
    che scorron chiare al par d'acque sorgive
    e van cantando, terse e cristalline.


    soluzione:

    L'AR TE D'E DI PO
    TE NO RI VI LI
    DE RI SE NO TE
    DI VI NO E STRO
    PO LI TE STRO FE

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  5. per i miei schemi mentali il primo sarebbe impossibile da risolvere :o

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