Ecco tre giochi di Isè d’Avenza, per chi li ha richiesti.
Indovinello
LA NUOVA LEGGE SULLA MALAVITA
Può darsi che ci sia qualche stangata
per chi si mette in vista con gran cura.
Vedremo ben: riguarda sol chi è losco?
Per me si tratta d’una montatura.
(Il labirinto, 1980)
Lucchetto (6/8 = 4)
I COCCHI DELLA TV ITALIANA
A certi “cocchi” tanto di cappello,
poiché si sa che son sempre graffianti;
è gente favolosa. A quanto pare
qualcun riescon sempre ad incantare.
(L’enimmistica moderna, 1989)
Incastro (6/5 = 11)
UN CLUB ALLA MODA
Per rimanere al passo con i tempi
c’è gente qui che ritrovarsi suole
e passa così il tempo da un dì all’altro
senza vedere mai splendere il sole.
Questa di certo è gran bestialità
che in cielo come in terra non ci sta.
(Penombra, 1985)
domenica 31 maggio 2009
Isè d'Avenza
Anni Settanta. Un gruppo di enigmisti diretti a Recco per l'annuale festa della rivista "Aenigma" viaggia in treno e arriva alla stazione di La Spezia. Poco dopo, il capostazione fischia per dare il via al convoglio, ma Isè d'Avenza, segretario del gruppo "Alpi Apuane" si affaccia al finestrino e dice: "Capo, non si può partire, manca Ser Viligelmo". Il capostazione guarda perplesso quell'omone affacciato al finestrino, dà un'occhiata al Parma-La Spezia che sta entrando in stazione e decide di aspettare il minuto necessario al sottoscritto per prendere la coincidenza. Grazie Isè!
sabato 30 maggio 2009
Citazione
Anch'io per qualche tempo mi sono appassionato alla risoluzione dei rebus. Si può diventare bravissimi con un po' d'esercizio, fino al punto da spiegare i miracoli.
Leonardo Sinisgalli (Horror Vacui).
Leonardo Sinisgalli (Horror Vacui).
Enigmistica e danza
Sfogliando l’annata del 1900 della “Diana d’Alteno” ho trovato la foto del cav. Enrico Cecchetti (1850-1928), “maestro di quasi tutti coloro che in ogni parte del mondo si sono fatti un nome nella coreografia” (così scrisse la grande ballerina Anna Pavlova). Cecchetti fu il fondatore del balletto russo e ideatore di un “metodo” di danza ancora in uso in tutto il mondo. In enigmistica si chiamò Capriccioso. Enigmisti furono anche quattro dei suoi sette figli: Nautilus, Durindana, Selvaggio e Cucciolo. Cecchetti morì sul palcoscenico nel 1928: era rientrato in Italia tre anni prima, su invito di Toscanini, per dirigere la scuola di ballo della Scala.
venerdì 29 maggio 2009
Due giochi difficili
Parecchi decenni fa su "Penombra" furono pubblicati questi due giochi, ritenuti difficilissimi, tanto che la soluzione era data nello stesso fascicolo della rivista. La prima parte del primo gioco è in effetti una frase "anomala", veramente... improponibile. Ma li posto ugualmente, come curiosità.
Frase anagrammata (1'1 7 4'3 3 5 = 12/12)
UNO DEI MALDICENTI PROTESTA
Abbiamo detto della sua pancetta,
ma se in effetti è proprio puntiglioso...
non c'entra no, non c'entra un accidente!
Leopardo
Indovinello
IL GRIDO DELLA CAMERIERA
Ho rotto un piatto! Ed ecco qua
ce n'è rimasto men della metà!
L'Alchimista
Frase anagrammata (1'1 7 4'3 3 5 = 12/12)
UNO DEI MALDICENTI PROTESTA
Abbiamo detto della sua pancetta,
ma se in effetti è proprio puntiglioso...
non c'entra no, non c'entra un accidente!
Leopardo
Indovinello
IL GRIDO DELLA CAMERIERA
Ho rotto un piatto! Ed ecco qua
ce n'è rimasto men della metà!
L'Alchimista
I rebus di Pipein - 4
giovedì 28 maggio 2009
Pino da Imola
L’ex libris qui riprodotto è quello di Europe Cacciari, noto in enigmistica come Pino da Imola. Nato a Medicina (Bologna) nel 1912, morì a Imola nel 1964. Ingegnere edile, fu bibliofilo, enigmista, scacchista (compose 75 problemi di ottima fattura, 29 dei quali premiati, e scrisse articoli per varie riviste scacchistiche nonché un’importante monografia). In enigmistica fu eccellente autore di poetici, oltre che critico e studioso.
Enigma
MOMENTO
Attonito silenzio
circondava il tuo sonno.
Ti ridestasti alla carezza lieve
della mia mano.
Ruppe un fremito immenso la gran quiete.
Suonava il tocco.
E dall’imposta aperta
invase la tua stanza il chiar di luna.
(Gioco pubblicato sulla rivista “Fiamma Perenne”, 1949)
Enigma
MOMENTO
Attonito silenzio
circondava il tuo sonno.
Ti ridestasti alla carezza lieve
della mia mano.
Ruppe un fremito immenso la gran quiete.
Suonava il tocco.
E dall’imposta aperta
invase la tua stanza il chiar di luna.
(Gioco pubblicato sulla rivista “Fiamma Perenne”, 1949)
mercoledì 27 maggio 2009
Soluzioni
Sono debitore di alcune soluzioni. Eccole.
Marin Faliero, Tiburto, Ascanio: La ghigliottina, La lavagna, il giocatore di carte.
Un rebus, due disegni: Ove l'amore manca l'egoismo abbonda.
Ser Brunetto: I brani de l'eroico vessillo = il bianco, il rosso e il verde.
Bizzarrie: Gin... ecologico; DIV; In tilt.
Dardinello: Est/etica = estetica.
Marin Faliero, Tiburto, Ascanio: La ghigliottina, La lavagna, il giocatore di carte.
Un rebus, due disegni: Ove l'amore manca l'egoismo abbonda.
Ser Brunetto: I brani de l'eroico vessillo = il bianco, il rosso e il verde.
Bizzarrie: Gin... ecologico; DIV; In tilt.
Dardinello: Est/etica = estetica.
Rebus di Pipein - 3
martedì 26 maggio 2009
Dardinello
Dardinello d’Almonte è uno pseudonimo sconosciuto agli enigmisti di oggi. Non fu un grande enigmista, non ebbe il tempo per diventarlo: Carlo Valeggia, queste le sue generalità, nacque a Cosenza, da famiglia padovana, nel 1886 e morì a Siena nel 1909, a soli 23 anni, pochi mesi dopo essersi laureato in medicina.
Aveva debuttato come autore sulla “Diana d’Alteno” e sulla “Corte di Salomone” nel 1901, era stato poi collaboratore anche della “Favilla Enimmistica” e del “Geroglifico”, usando altri pseudonimi: Eros, Cap. Spaventa, Tremacoldo, La Rosa di Sarom.
Il gioco che segue è tratto dalla “Diana d’Alteno”, n. 11 del 1901 (l’autore aveva 15 anni).
Sciarada
Godo il sol, quando sorge, e il mio zaffiro
De la luce il torrente
Tutto riceve via ne l’ampio giro
Desioso, fremente.
Io pur godo del sol, ma tristamente,
Ché a me fugge la vita,
E incombe il fato, povera paziente,
Con durezza infinita.
Io amo il sol, ch’è l’anima del mondo,
E al pittore le carte
E al poeta sublima a vol giocondo
E misterioso l’arte.
Aveva debuttato come autore sulla “Diana d’Alteno” e sulla “Corte di Salomone” nel 1901, era stato poi collaboratore anche della “Favilla Enimmistica” e del “Geroglifico”, usando altri pseudonimi: Eros, Cap. Spaventa, Tremacoldo, La Rosa di Sarom.
Il gioco che segue è tratto dalla “Diana d’Alteno”, n. 11 del 1901 (l’autore aveva 15 anni).
Sciarada
Godo il sol, quando sorge, e il mio zaffiro
De la luce il torrente
Tutto riceve via ne l’ampio giro
Desioso, fremente.
Io pur godo del sol, ma tristamente,
Ché a me fugge la vita,
E incombe il fato, povera paziente,
Con durezza infinita.
Io amo il sol, ch’è l’anima del mondo,
E al pittore le carte
E al poeta sublima a vol giocondo
E misterioso l’arte.
lunedì 25 maggio 2009
I rebus di Pipein - 2
domenica 24 maggio 2009
I rebus di Pipein
“Il labirinto” pubblicò nel 1990 uno scritto di Mario Musetti (Il Troviero) relativo a una serie di 6 cartoline rebus disegnate da Pipein Gamba (Giuseppe Garuti, 1868-1954), noto scenografo e illustratore di libri, tra i quali molti romanzi di Emilio Salgari.
Lo scritto, rielaborazione di una serie di articoli editi dalla “Domenica Quiz” di cui Musetti era redattore, fu poi riproposto dalla rivista “Leonardo” (n. 4 del 2002). In esso compaiono le soluzioni trovate dai lettori per questi complicati giochi, privi di diagramma numerico e con grafemi a volte quasi invisibili.
(Ringrazio l’amico Giuseppe Riva, Pippo, per le indicazioni bibliografiche).
Le sei cartoline note e pubblicate costituiscono però la seconda serie di rebus di Pipein: la prima serie, di dieci cartoline, fu pubblicata (dallo stesso editore, L. F. Duce) a Genova in data gennaio 1900 (quelle della seconda serie portano la data febbraio-marzo 1900).
Essendo in possesso della serie completa, è mia intenzione pubblicare, nel tempo, tutti i rebus su questo blog. Comincio col rebus numero 1, invitando gli amici enigmisti a cimentarsi nella soluzione. In questo caso vorrei che le proposte di soluzione fossero leggibili da parte di tutti, per dare eventuali suggerimenti, per cui andranno fatte sotto forma di commento a questo post.
Lo scritto, rielaborazione di una serie di articoli editi dalla “Domenica Quiz” di cui Musetti era redattore, fu poi riproposto dalla rivista “Leonardo” (n. 4 del 2002). In esso compaiono le soluzioni trovate dai lettori per questi complicati giochi, privi di diagramma numerico e con grafemi a volte quasi invisibili.
(Ringrazio l’amico Giuseppe Riva, Pippo, per le indicazioni bibliografiche).
Le sei cartoline note e pubblicate costituiscono però la seconda serie di rebus di Pipein: la prima serie, di dieci cartoline, fu pubblicata (dallo stesso editore, L. F. Duce) a Genova in data gennaio 1900 (quelle della seconda serie portano la data febbraio-marzo 1900).
Essendo in possesso della serie completa, è mia intenzione pubblicare, nel tempo, tutti i rebus su questo blog. Comincio col rebus numero 1, invitando gli amici enigmisti a cimentarsi nella soluzione. In questo caso vorrei che le proposte di soluzione fossero leggibili da parte di tutti, per dare eventuali suggerimenti, per cui andranno fatte sotto forma di commento a questo post.
sabato 23 maggio 2009
Domande bizzarre
Per il fine settimana lasciamo da parte i documenti storici. Vi propongo tre domande bizzarre (ma proprio bizzarre, eh). Non cercateci l’enigmistica, sono solo tre sciocchezzuole. Se qualcuno vuole rispondere, in questa pagina c’è il mio indirizzo di posta elettronica.
Primo quesito, parola di 12 lettere: Un liquore... che rispetta l’ambiente.
Secondo quesito: Divisione: un terzo vale 504.
Terzo quesito: Ci si va anche per gioco, ma chi ci va non si diverte. Dove?
Non mandatemi accidenti!
Primo quesito, parola di 12 lettere: Un liquore... che rispetta l’ambiente.
Secondo quesito: Divisione: un terzo vale 504.
Terzo quesito: Ci si va anche per gioco, ma chi ci va non si diverte. Dove?
Non mandatemi accidenti!
venerdì 22 maggio 2009
Ser Brunetto
Molti frequentatori di questo blog sembrano particolarmente interessati alle cartoline. E allora eccone una curiosa: ritrae Ser Brunetto (Adolfo Campogrande, 1882-1930). Ma non fu scritta da lui, bensì da Stazio (Silvio Coverlizza, 1870-1918), fondatore de “La Favilla Enigmistica” di Trieste.
Ser Brunetto a 18 anni fu condirettore della “Gara degli Indovini” e nel 1912 entrò nella redazione della “Diana d’Alteno”. Nel 1915 portò la “Favilla” a Firenze, non potendo i Triestini proseguire la pubblicazione. Dopo pochi mesi dovette chiudere per cause belliche e riprese nel 1923. Un anno dopo nasceva anche “Favilletta”, destinata specialmente ai ragazzi.
Di Ser Brunetto, grande anagrammista, propongo un gioco in versi.
Frase anagrammata
Italia esulta! Il cielo di berillo
vede ingrandir tua stella, quando imbruna,
odono il mar lontano e l’aspra duna
per te sonar di gloria alto lo squillo.
Italia esulta e le memorie aduna!
x xxxxx xx x’xxxxxx xxxxxxxx
che di vittoria amò il gaudioso trillo
da le piane lombarde alla laguna,
oscillarono ancor all’afro vento
de le cariche audaci fra i clangori
belliche strofe d’epici poemi;
e nel fulgore che giammai fu spento
a l’asta ancor ricinser nuovi allori
xx xxxxxx, xx xxxxx x xx xxxxx, eterni emblemi!
Ser Brunetto a 18 anni fu condirettore della “Gara degli Indovini” e nel 1912 entrò nella redazione della “Diana d’Alteno”. Nel 1915 portò la “Favilla” a Firenze, non potendo i Triestini proseguire la pubblicazione. Dopo pochi mesi dovette chiudere per cause belliche e riprese nel 1923. Un anno dopo nasceva anche “Favilletta”, destinata specialmente ai ragazzi.
Di Ser Brunetto, grande anagrammista, propongo un gioco in versi.
Frase anagrammata
Italia esulta! Il cielo di berillo
vede ingrandir tua stella, quando imbruna,
odono il mar lontano e l’aspra duna
per te sonar di gloria alto lo squillo.
Italia esulta e le memorie aduna!
x xxxxx xx x’xxxxxx xxxxxxxx
che di vittoria amò il gaudioso trillo
da le piane lombarde alla laguna,
oscillarono ancor all’afro vento
de le cariche audaci fra i clangori
belliche strofe d’epici poemi;
e nel fulgore che giammai fu spento
a l’asta ancor ricinser nuovi allori
xx xxxxxx, xx xxxxx x xx xxxxx, eterni emblemi!
giovedì 21 maggio 2009
Telequiz
La... preistorica foto è solo un pretesto per una domanda: nel gioco finale del telequiz "L'eredità" (RaiUno) la "disomogeneità" degli "indizi" è casuale? Ovvero: se una sera la risposta pare già scritta e quindi visibilissima e un'altra sera ci sono indizi cervellotici, tanto da rendere praticamente impossibile la vincita, è un fatto voluto o casuale?
mercoledì 20 maggio 2009
Bazzecole andanti
Molti anni fa, non riuscendo a reperire il libro “Bizzarie letterarie” di don Anacleto Bendazzi, scrissi, per la verità senza molte speranze, all’autore. Dopo pochi giorni mi arrivò il volume.
Tra migliaia di anagrammi, giochi di parole e curiosità, mi sono sempre piaciuti questi sei anagrammi relativi alla seconda guerra mondiale:
(1940) Ne l’anno novecentoquaranta – quante cannonate voleranno!
(1941) Allor l’Impero cede? – per l’amor del cielo!
(1942) Parola d’ordine: - A Londra, perdio!
(1943) Nazione scorata: indi – resa incondizionata
(1944) L’Italia indarno in resa: - stranieri la dilaniano
(1945) Ostilità a la fine: - o! l’Italia in festa.
Un piccolo saggio della bravura e della pazienza di don Anacleto, che anagrammandosi chiamava “Bazzecole andanti” le sue geniali trovate.
Tra migliaia di anagrammi, giochi di parole e curiosità, mi sono sempre piaciuti questi sei anagrammi relativi alla seconda guerra mondiale:
(1940) Ne l’anno novecentoquaranta – quante cannonate voleranno!
(1941) Allor l’Impero cede? – per l’amor del cielo!
(1942) Parola d’ordine: - A Londra, perdio!
(1943) Nazione scorata: indi – resa incondizionata
(1944) L’Italia indarno in resa: - stranieri la dilaniano
(1945) Ostilità a la fine: - o! l’Italia in festa.
Un piccolo saggio della bravura e della pazienza di don Anacleto, che anagrammandosi chiamava “Bazzecole andanti” le sue geniali trovate.
martedì 19 maggio 2009
Un rebus... due disegni
L’amico Tiberino mi ha fatto pervenire un acquerello che costituisce il disegno di un rebus di Pisel (3 1’5 5 1’7 7).
Pisel (Pia Selmo Torelli, moglie dell’ing. Luigi Selmo, Ezechiello, direttore della rivista “La Corte di Salomone”) era un’abile disegnatrice e spesso eseguì le illustrazioni dei rebus della rivista torinese.
Pisel (Pia Selmo Torelli, moglie dell’ing. Luigi Selmo, Ezechiello, direttore della rivista “La Corte di Salomone”) era un’abile disegnatrice e spesso eseguì le illustrazioni dei rebus della rivista torinese.
Ho cercato la pubblicazione del rebus e l’ho trovata... Il rebus è quello, il soggetto anche... ma il quadro è stato rifatto! Altri tempi: potevano permettersi di fare due quadri... per un rebus!
lunedì 18 maggio 2009
Festa della Sibilla
Ricordo a tutti gli amici che la Festa della Sibilla (edizione numero 16) si svolgerà a Marina di Massa nei giorni 12, 13 e 14 giugno. La tradizionale gara solutori avrà luogo domenica 14 presso l'A.P.T. in Piazza Betti a Marina di Massa (partecipazione gratuita), il pranzo di chiusura è previsto al "Park Hotel Cinquale", via delle Pinete 2, Cinquale MS.
Per informazioni: angelac_festasibilla@yahoo.it.
Per informazioni: angelac_festasibilla@yahoo.it.
Marin Faliero, Tiburto e Ascanio
Questa foto, che fu scattata al Congresso enigmistico nazionale di Napoli del 1961, ritrae tre famosi enigmisti: Marin Faliero (Marino Dinucci, 1902-1981), Tiburto (Renato Santini, 1909-2000) e Ascanio (Luciano Guidotti, 1923-1984). Li ricordo con tre loro indovinelli.
Indovinello
TEMPI DELLA “BELLA OTERO”
Solea esibirsi nella capitale
in abito lamé. Spiccava ognora
la sua lucente vesta
dall’ampio scollo, e la rendea fatale.
Pensate: il palco allora
costava a malapena un franco a testa!
Marin Faliero (“Penombra” 1966)
Indovinello
I FIGLI FANNO PRATICA CON LA MIA 600
I segni sono chiari ed è evidente
che per esercitarsi l’hanno usata;
ma ritrovarla poi tutta scassata
m’ha fatto veder nero veramente.
Tiburto (“Penombra” 1963)
Indovinello
IL SARTO
Del taglio è un gran maestro. A mano a mano
il suo cappotto lui se l’è imbastito
punto su punto. E in quanto al passamano,
bisognerà vedere se è servito.
Ascanio (“Il labirinto” 1965)
sabato 16 maggio 2009
Poche caselle nere
Petrolio
All'inizio degli Anni Ottanta circolava questa storiellina. Con l'acquisto di 2366851 barili di petrolio e la rivendita con un guadagno di 3 dollari al barile, chi ci guadagna? Basta fare la moltiplicazione con una calcolatrice e rovesciare la stessa per leggere chi ci guadagna.
Se poi i barili sono 14215469 e il guadagno è di 5 dollari, con lo stesso procedimento si vede chi ci guadagna...
Se poi i barili sono 14215469 e il guadagno è di 5 dollari, con lo stesso procedimento si vede chi ci guadagna...
Trieste 2
A proposito della cartolina di Trieste, parlando con alcuni amici enigmisti è emerso questo dubbio: ci sarà un motivo per cui la scritta stampata si conclude in modo così strano, con una "O."?
Per il momento non abbiamo trovato una spiegazione plausibile. Dite la vostra.
Per il momento non abbiamo trovato una spiegazione plausibile. Dite la vostra.
venerdì 15 maggio 2009
Trieste
giovedì 14 maggio 2009
Note anagrammate
Una frase ottenuta molti anni fa (quando non esistevano gli anagrammatori elettronici) da Casmeneo usando le sette note: Sfido mia sorella.
Qualcuno conosce altre frasi ottenute con le lettere di do, re, mi, fa, sol, la, si?
Qualcuno conosce altre frasi ottenute con le lettere di do, re, mi, fa, sol, la, si?
Vecchio rebus
mercoledì 13 maggio 2009
Nizza e Morbelli
Nel 1934 i giornalisti Nizza e Morbelli idearono un programma radiofonico di grande successo, “I Quattro Moschettieri”, parodia del famoso romanzo di Dumas. Alla trasmissione era abbinato un grande concorso a premi della “Perugina”, con una raccolta di cento figurine disegnate da Angelo Bioletto.
Consegnando uno o più album completi, si ricevevano dei premi. Ben presto si aprì la caccia alle figurine più rare, quella del “Feroce Saladino” e quella jolly che poteva sostituire qualunque figurina mancante.
Nizza e Morbelli negli Anni ’40 scrissero un opuscolo intitolato “I Cinecruciverba”, in cui spiegavano come organizzare un concorso tra gli spettatori dei cinema.
Nella “Premessa” si legge:
All’ingresso della sala di proiezione verrà donata ad ogni spettatore una cartolina (o, meglio, un quadernetto comprendente sei cartoline) recante lo schema del cruciverba che verrà proiettato.
Caratteristica della cartolina: sarà di cartoncino nero, leggermente ruvido e porterà impresso lo schema tracciato in materia fosforescente, tale da rendere distinti allo scuro i quadretti da riempire...
Durante la proiezione lo spettatore riempirà volta a volta le caselle dello schema. Compilata in tal modo la cartolina (corredata di nome e indirizzo del solutore) lo spettatore troverà all’uscita della sala una speciale cassetta postale. Imbucata la cartolina, il solutore concorrerà al sorteggio dei premi messi in palio dalla ditta che offre.
L’opuscolo contiene anche il primo Cinecruciverba, con schema e soluzione, completo di indicazioni per la “proiezione” delle relative definizioni. Un esempio: All’1 orizzontale la parola da trovare è “CAPRI”: Voce – La 1 orizzontale è uno dei luoghi più belli del mondo. Si proiettano varie vedute di Capri – musica di commento.
Consegnando uno o più album completi, si ricevevano dei premi. Ben presto si aprì la caccia alle figurine più rare, quella del “Feroce Saladino” e quella jolly che poteva sostituire qualunque figurina mancante.
Nizza e Morbelli negli Anni ’40 scrissero un opuscolo intitolato “I Cinecruciverba”, in cui spiegavano come organizzare un concorso tra gli spettatori dei cinema.
Nella “Premessa” si legge:
All’ingresso della sala di proiezione verrà donata ad ogni spettatore una cartolina (o, meglio, un quadernetto comprendente sei cartoline) recante lo schema del cruciverba che verrà proiettato.
Caratteristica della cartolina: sarà di cartoncino nero, leggermente ruvido e porterà impresso lo schema tracciato in materia fosforescente, tale da rendere distinti allo scuro i quadretti da riempire...
Durante la proiezione lo spettatore riempirà volta a volta le caselle dello schema. Compilata in tal modo la cartolina (corredata di nome e indirizzo del solutore) lo spettatore troverà all’uscita della sala una speciale cassetta postale. Imbucata la cartolina, il solutore concorrerà al sorteggio dei premi messi in palio dalla ditta che offre.
L’opuscolo contiene anche il primo Cinecruciverba, con schema e soluzione, completo di indicazioni per la “proiezione” delle relative definizioni. Un esempio: All’1 orizzontale la parola da trovare è “CAPRI”: Voce – La 1 orizzontale è uno dei luoghi più belli del mondo. Si proiettano varie vedute di Capri – musica di commento.
martedì 12 maggio 2009
Dizionari di "bisensi"
"Una voce poco fa" di Raffaele Aragona (in enigmistica Argon), pubblicato nel 1994 dalla Zanichelli come "Repertorio di vocaboli omonimi della lingua italiana", è un testo che elenca quelli che gli enigmisti chiamano "bisensi".
Esiste un volumetto, scritto da Domenico Giusto e pubblicato da Carabba, Lanciano, nel 1909, che si può considerare un precursore dell'opera di Aragona: si intitola "Dizionario degli omonimi della lingua italiana".
Qualcuno ha notizia di altre opere del genere?
Esiste un volumetto, scritto da Domenico Giusto e pubblicato da Carabba, Lanciano, nel 1909, che si può considerare un precursore dell'opera di Aragona: si intitola "Dizionario degli omonimi della lingua italiana".
Qualcuno ha notizia di altre opere del genere?
lunedì 11 maggio 2009
Anagramma
Frugando tra vecchie carte, ho trovato un mio anagramma fatto per un concorso a Orvieto. Non so se sia mai stato pubblicato.
La frase di partenza era costituita da questi due versi:
La croce, l'oca, l'aquila, il leone: /è l'arme antica de l'industre Orvieto.
Anagrammando tre volte il distico, ottenni:
Armonia di colori: nelle quiete /contrade, culla all'arte, eco si leva
di umano coro e in quelle linde calli / la solerte città lavora e crea
e qual eterna accorta sentinella / d'oro dal colle mira ulivi e cielo.
Una follia, ma non male...
La frase di partenza era costituita da questi due versi:
La croce, l'oca, l'aquila, il leone: /è l'arme antica de l'industre Orvieto.
Anagrammando tre volte il distico, ottenni:
Armonia di colori: nelle quiete /contrade, culla all'arte, eco si leva
di umano coro e in quelle linde calli / la solerte città lavora e crea
e qual eterna accorta sentinella / d'oro dal colle mira ulivi e cielo.
Una follia, ma non male...
Cartoline enigmistiche
Negli Anni Trenta "La settimana enigmistica" stampò alcune serie di cartoline pubblicitarie con le foto degli attori riprodotte in precedenza sulle copertine.
Non conosco né la tiratura né il numero dei personaggi.
Riporto quelle che ho in collezione, chiedendo agli amici che ne avessero altre di darne comunicazione: Mary Brian, Norma Shearer, Douglas Fairbanks (queste tre senza indicazione di serie, per cui suppongo siano della prima); Anny Ondra, Billie Dove, Joan Crawford, Mirna Loy, John Barrymore (tutte con l'indicazione III serie). Della II serie non ho nemmeno una cartolina.
Qualcuno ha indicazioni più precise?
Non conosco né la tiratura né il numero dei personaggi.
Riporto quelle che ho in collezione, chiedendo agli amici che ne avessero altre di darne comunicazione: Mary Brian, Norma Shearer, Douglas Fairbanks (queste tre senza indicazione di serie, per cui suppongo siano della prima); Anny Ondra, Billie Dove, Joan Crawford, Mirna Loy, John Barrymore (tutte con l'indicazione III serie). Della II serie non ho nemmeno una cartolina.
Qualcuno ha indicazioni più precise?
domenica 10 maggio 2009
Crittografie
Riporto un brano tratto da uno scritto di Francesco Mancini (Manesco), redattore crittografico della rivista "Il Labirinto", pubblicato nel 1970.
"Troppo spesso ci troviamo di fronte all'enormità che, in una stessa crittografia, diverse voci verbali risultino coniugate in tempi differenti; troppo spesso in una medesima chiave crittografica il soggetto cambia da una persona all'altra e sparisce talvolta del tutto; troppe volte ad un soggetto al plurale è collegato un verbo al singolare e viceversa; troppe volte dobbiamo notare che, nelle frasi ipotetiche, va estendendosi paurosamente l'abitudine, non solo di sopprimere l'indispensabile "se", ma di impiegare la sintassi in maniera scandalosa. E che dire poi del significato arbitrario, grottesco, cervellotico che viene attribuito a numerose parole, col più patente disprezzo per quello reale risultante dai più accreditati dizionari? E si potrebbe continuare ancora per un bel pezzo!"
"Troppo spesso ci troviamo di fronte all'enormità che, in una stessa crittografia, diverse voci verbali risultino coniugate in tempi differenti; troppo spesso in una medesima chiave crittografica il soggetto cambia da una persona all'altra e sparisce talvolta del tutto; troppe volte ad un soggetto al plurale è collegato un verbo al singolare e viceversa; troppe volte dobbiamo notare che, nelle frasi ipotetiche, va estendendosi paurosamente l'abitudine, non solo di sopprimere l'indispensabile "se", ma di impiegare la sintassi in maniera scandalosa. E che dire poi del significato arbitrario, grottesco, cervellotico che viene attribuito a numerose parole, col più patente disprezzo per quello reale risultante dai più accreditati dizionari? E si potrebbe continuare ancora per un bel pezzo!"
sabato 9 maggio 2009
Collezionismo
Non so quanti siano i collezionisti di materiale enigmistico, visti anche gli attuali prezzi di mercato. E probabilmente gli appassionati si indirizzano prevalentemente sulle riviste e in minima parte sui libri e sugli altri oggetti (foto, moduli solutori di congressi eccetera).
Sarebbe interessante contarci, nei limiti del possibile.
La cartolina riprodotta fu inviata a Cameo dal Duca Borso. Vi piace il numero di telefono del Duca? Non dovevano esserci molti apparecchi telefonici, all'epoca!
Sarebbe interessante contarci, nei limiti del possibile.
La cartolina riprodotta fu inviata a Cameo dal Duca Borso. Vi piace il numero di telefono del Duca? Non dovevano esserci molti apparecchi telefonici, all'epoca!
venerdì 8 maggio 2009
Un enigma di Malombra
Molti anni fa, le riunioni del gruppo enigmistico pisano erano a casa di Malombra (Anna Maria Ducci), a due passi da Piazza dei Cavalieri. A quegli appuntamenti partecipavano Marin Faliero, Ciampolino, La Morina, Tristano, Buschetto, Ruzante, Alpa, Alda, Adalgisa e tanti altri appassionati autori e solutori. Per me erano incontri straordinari.
Vorrei ricordare Malombra con un suo enigma, apparso nel 1973 sulla rivista genovese "Aenigma", diretta da Brand (Giovanni Murchio).
Enigma
IO, LOUIS ARMSTRONG
Se di me ricordate
quella vita in comune
nella colonia ambigua
con tanti come me
(alberi senza foglie
esposti a ogni corrente
nella città tentacolare)
saprete che
io
sui banchi del riformatorio
già ascoltavo fremendo nel profondo
una tromba dal cielo.
Se ancora ricordate
le mie celebri labbra
i miei virtuosismi di negro
i miei ritmi in blu
saprete che
io
anche nella fortuna
non mossi ciglio
ma conobbi il pianto amaro, eterno,
come altri come me.
Emergere e morire...
Ecco perché vi dico
che l'ingegno è tortura
per la barriera di colore:
e travolge e trascina
e strazia e ti regala
la corona di spine.
Questo quanto io ho tratto
dalla mia esistenza
io
il cornettista de "La vie en rose".
Vorrei ricordare Malombra con un suo enigma, apparso nel 1973 sulla rivista genovese "Aenigma", diretta da Brand (Giovanni Murchio).
Enigma
IO, LOUIS ARMSTRONG
Se di me ricordate
quella vita in comune
nella colonia ambigua
con tanti come me
(alberi senza foglie
esposti a ogni corrente
nella città tentacolare)
saprete che
io
sui banchi del riformatorio
già ascoltavo fremendo nel profondo
una tromba dal cielo.
Se ancora ricordate
le mie celebri labbra
i miei virtuosismi di negro
i miei ritmi in blu
saprete che
io
anche nella fortuna
non mossi ciglio
ma conobbi il pianto amaro, eterno,
come altri come me.
Emergere e morire...
Ecco perché vi dico
che l'ingegno è tortura
per la barriera di colore:
e travolge e trascina
e strazia e ti regala
la corona di spine.
Questo quanto io ho tratto
dalla mia esistenza
io
il cornettista de "La vie en rose".
giovedì 7 maggio 2009
Frasi rebus
Da un po' di tempo a questa parte si stanno pubblicando rebus che hanno per soluzione frasi che fino a qualche anno fa sarebbero finite inesorabilmente nel cestino redazionale.
Forse le frasi sono ormai sfruttate? Non credo, perché si vedono ancora bei rebus. Forse se ne vogliono pubblicare troppi.
Sarebbe gradito il parere degli amici rebussisti.
Forse le frasi sono ormai sfruttate? Non credo, perché si vedono ancora bei rebus. Forse se ne vogliono pubblicare troppi.
Sarebbe gradito il parere degli amici rebussisti.
Consigli... umoristici
L'umorista Toddi compilò un curioso decalogo per i solutori di cruciverba.
1 La chiave del cruciverba è nelle caselle a destra e in basso. Non abbordare altre parole prima di quelle.
2 Ricordati di dare la precedenza alle parole brevi.
3 Cerca subito nelle definizioni quelle evidenti.
4 Alterna le parole orizzontali con quelle verticali.
5 Non t'incaponire nelle soluzioni.
6 Sappi abbandonare a tempo le parole ostili e assalirle per altra via.
7 Cerca di stabilire quali sono le vocali e quali le consonanti.
8 Pensa che, in un cruciverba, tutto è possibile e che il codice penale non punisce chi vi insinua parole o definizioni travaganti.
9 Non telefonare dopo la mezzanotte agli amici per chiedere loro una parola che non riesci a trovare.
10 Non trascurare, per il cruciverba, il tuo lavoro, la tua famiglia e i tuoi doveri verso il prossimo.
Come umorista era anche bravo Toddi, ma credo che come solutore di cruciverba fosse piuttosto scarso...
1 La chiave del cruciverba è nelle caselle a destra e in basso. Non abbordare altre parole prima di quelle.
2 Ricordati di dare la precedenza alle parole brevi.
3 Cerca subito nelle definizioni quelle evidenti.
4 Alterna le parole orizzontali con quelle verticali.
5 Non t'incaponire nelle soluzioni.
6 Sappi abbandonare a tempo le parole ostili e assalirle per altra via.
7 Cerca di stabilire quali sono le vocali e quali le consonanti.
8 Pensa che, in un cruciverba, tutto è possibile e che il codice penale non punisce chi vi insinua parole o definizioni travaganti.
9 Non telefonare dopo la mezzanotte agli amici per chiedere loro una parola che non riesci a trovare.
10 Non trascurare, per il cruciverba, il tuo lavoro, la tua famiglia e i tuoi doveri verso il prossimo.
Come umorista era anche bravo Toddi, ma credo che come solutore di cruciverba fosse piuttosto scarso...
mercoledì 6 maggio 2009
Ricerca... cruciverbistica
Per ciascuno dei gruppi di lettere sotto elencati, esiste almeno una parola, registrata sullo Zingarelli, che lo contiene. Ovviamente il vocabolo deve contenere le quattro lettere nell'ordine dato (ad esempio: per UMBL, si potrebbe dire TUMBLER o anche MUMBLE).
Ecco i cinque gruppi che ho scelto:
HAVU
HRAP
OWPA
KYLI
HERF
Ecco i cinque gruppi che ho scelto:
HAVU
HRAP
OWPA
KYLI
HERF
martedì 5 maggio 2009
Cognomi anagrammati
Anquetil (grande ciclista del passato) è anagramma di Quintale (Peppe, attore e personaggio televisivo). Tralasciando gli anagrammi "bruttini" (come Altobelli/Balotelli) e quelli formati da meno di sei lettere, quali altri anagrammi cognome/cognome conoscete?
lunedì 4 maggio 2009
Schemi e giochi
L'amico Guido Iazzetta (direttore de "La Sibilla") sostiene da sempre che in un gioco in versi lo schema non ha alcuna importanza, essendo solo un "pretesto" per lo svolgimento del gioco, che costituisce la parte fondamentale del lavoro.
A mio avviso ha ragione, anche se devo dire che mi dà più soddisfazione svolgere uno schema da me trovato (tipo "loftalmologo / loft al molo") che un trito e ritrito "amo/re = amore".
Aspetto le opinioni degli amici di questo blog.
A mio avviso ha ragione, anche se devo dire che mi dà più soddisfazione svolgere uno schema da me trovato (tipo "loftalmologo / loft al molo") che un trito e ritrito "amo/re = amore".
Aspetto le opinioni degli amici di questo blog.
sabato 2 maggio 2009
Sembra passato un secolo...
... Ed è proprio passato un secolo: il gioco che vi propongo apparve nel fascicolo di maggio 1909 della rivista "La Favilla Enimmistica".
L'autore si chiamava Antro (Andrea Troncone), un enigmista, nato nel 1878 e morto nel 1930, che ebbe un ruolo fondamentale nella nascita del "doppio soggetto" nei giochi in versi.
Come allora usava, manca il diagramma numerico indicante la lunghezza delle parole. Il gioco è chiamato "Parola decrescente": si tratta di uno scarto iniziale successivo, con cinque vocaboli da trovare.
Parola decrescente di Antro
Voi mi stimate il più piccin degli esseri...
Perché, mentre la gente
Che nell'interno mi ha saputo leggere
Mi crede un sapientone...,
Io mi proclamo invece un animale!
E ci ho la mia ragione...
Se all'epoca attuale...
Dichiaro a tutti che non valgo niente!
L'autore si chiamava Antro (Andrea Troncone), un enigmista, nato nel 1878 e morto nel 1930, che ebbe un ruolo fondamentale nella nascita del "doppio soggetto" nei giochi in versi.
Come allora usava, manca il diagramma numerico indicante la lunghezza delle parole. Il gioco è chiamato "Parola decrescente": si tratta di uno scarto iniziale successivo, con cinque vocaboli da trovare.
Parola decrescente di Antro
Voi mi stimate il più piccin degli esseri...
Perché, mentre la gente
Che nell'interno mi ha saputo leggere
Mi crede un sapientone...,
Io mi proclamo invece un animale!
E ci ho la mia ragione...
Se all'epoca attuale...
Dichiaro a tutti che non valgo niente!
venerdì 1 maggio 2009
Invito
Gli Amici che desiderano segnalare qualche argomento per il blog o inviare domande relative all'enigmistica possono farlo scrivendomi a questo indirizzo: serviligelmo@tin.it
Storiella anagrammata
Guidone, di cui abbiamo già visto un notevole anagramma, era famoso per le sue storielle anagrammate. A mio avviso sono lavori di straordinaria bravura e pazienza. Ne propongo una: i primi quattro versi sono formati dalle stesse lettere degli altri quattro versi.
ARITMETICA RAGIONATA
Parlo con mia cugina: "Ventotto anni
dicesti solo aver n'è quasi un lustro.
Non è, o Lalla, prudente
dir trenta, finalmente?"
Risponde: "Già! Tu, Franco, mal comprendi!
Se un anno vien, un altro se ne va!
L'intendi tu? In totale...
resta il conto tal quale!"
ARITMETICA RAGIONATA
Parlo con mia cugina: "Ventotto anni
dicesti solo aver n'è quasi un lustro.
Non è, o Lalla, prudente
dir trenta, finalmente?"
Risponde: "Già! Tu, Franco, mal comprendi!
Se un anno vien, un altro se ne va!
L'intendi tu? In totale...
resta il conto tal quale!"
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