Frugando tra vecchie carte, ho trovato un mio anagramma fatto per un concorso a Orvieto. Non so se sia mai stato pubblicato.
La frase di partenza era costituita da questi due versi:
La croce, l'oca, l'aquila, il leone: /è l'arme antica de l'industre Orvieto.
Anagrammando tre volte il distico, ottenni:
Armonia di colori: nelle quiete /contrade, culla all'arte, eco si leva
di umano coro e in quelle linde calli / la solerte città lavora e crea
e qual eterna accorta sentinella / d'oro dal colle mira ulivi e cielo.
Una follia, ma non male...
Impallidisco di fronte alla bravura di Ser!
RispondiEliminaSarà anche una follia, ma l'exploit è strabiliante...
Silvano, io c'ero. Sei anche stato classificato primo, per questo concorso. E sfido...
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