Dardinello d’Almonte è uno pseudonimo sconosciuto agli enigmisti di oggi. Non fu un grande enigmista, non ebbe il tempo per diventarlo: Carlo Valeggia, queste le sue generalità, nacque a Cosenza, da famiglia padovana, nel 1886 e morì a Siena nel 1909, a soli 23 anni, pochi mesi dopo essersi laureato in medicina.
Aveva debuttato come autore sulla “Diana d’Alteno” e sulla “Corte di Salomone” nel 1901, era stato poi collaboratore anche della “Favilla Enimmistica” e del “Geroglifico”, usando altri pseudonimi: Eros, Cap. Spaventa, Tremacoldo, La Rosa di Sarom.
Il gioco che segue è tratto dalla “Diana d’Alteno”, n. 11 del 1901 (l’autore aveva 15 anni).
Sciarada
Godo il sol, quando sorge, e il mio zaffiro
De la luce il torrente
Tutto riceve via ne l’ampio giro
Desioso, fremente.
Io pur godo del sol, ma tristamente,
Ché a me fugge la vita,
E incombe il fato, povera paziente,
Con durezza infinita.
Io amo il sol, ch’è l’anima del mondo,
E al pittore le carte
E al poeta sublima a vol giocondo
E misterioso l’arte.
Tremacoldo è stato lo pseudonimo anche di altri quatrro enigmisti.
RispondiEliminane sai qualcosa?
Eccoti accontentato. Intanto diciamo che Tremacoldo è un personaggio del "Marco Visconti" di Tommaso Grossi. Tra gli enigmisti: Tremacoldo fu uno dei tanti pseudonimi di Arnaldo Daniello; anche Il Peloponnesiaco usò questo nome; poi lo usò uno dei miei grandi maestri, Il Troviero; l'altro che si chiamò Tremacoldo fu Bindo Migliorini
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