Anni Settanta. Un gruppo di enigmisti diretti a Recco per l'annuale festa della rivista "Aenigma" viaggia in treno e arriva alla stazione di La Spezia. Poco dopo, il capostazione fischia per dare il via al convoglio, ma Isè d'Avenza, segretario del gruppo "Alpi Apuane" si affaccia al finestrino e dice: "Capo, non si può partire, manca Ser Viligelmo". Il capostazione guarda perplesso quell'omone affacciato al finestrino, dà un'occhiata al Parma-La Spezia che sta entrando in stazione e decide di aspettare il minuto necessario al sottoscritto per prendere la coincidenza. Grazie Isè!
Grazie Ser per aver ricordato l'amico Attilio De Filippi.
RispondiEliminaMe lo ricordo anch'io!
RispondiEliminaAveva già capito la tua importanza, ser :-))
RispondiEliminaho sentito parlare spesso di Isè d'Avenza...si potrebbero vedere alcuni dei suoi giochi?
Ricordo bene Isè d'Avenza. Fu lui, insieme a Luigi (Computer), a introdurmi nel mondo dell'enigmistica. Lo ricordo con un pizzico di nostalgia. Grande Isè!
RispondiEliminaBellissimo aneddoto!
RispondiEliminaRicordo anch'io Isè d'Avenza grazie al quale sono entrato in questo mondo. Lo seguivo quando a Teletoscana Nord faceva i giochi di enigmistica ai quali partecipavo telefonicamente. Mi fu chiesto da lui in diretta di chiamarlo a casa. E da quel momento sono entrato nell'enigmistica abbonadomi all'E.M. E' stato una grandissima persona, in tutti i sensi. Incontrai Ser Viligelmo per la prima volta a casa sua ad Avenza. Grande Isè.....
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