lunedì 18 maggio 2009

Marin Faliero, Tiburto e Ascanio


Questa foto, che fu scattata al Congresso enigmistico nazionale di Napoli del 1961, ritrae tre famosi enigmisti: Marin Faliero (Marino Dinucci, 1902-1981), Tiburto (Renato Santini, 1909-2000) e Ascanio (Luciano Guidotti, 1923-1984). Li ricordo con tre loro indovinelli.

Indovinello
TEMPI DELLA “BELLA OTERO”
Solea esibirsi nella capitale
in abito lamé. Spiccava ognora
la sua lucente vesta
dall’ampio scollo, e la rendea fatale.
Pensate: il palco allora
costava a malapena un franco a testa!
Marin Faliero (“Penombra” 1966)

Indovinello
I FIGLI FANNO PRATICA CON LA MIA 600
I segni sono chiari ed è evidente
che per esercitarsi l’hanno usata;
ma ritrovarla poi tutta scassata
m’ha fatto veder nero veramente.
Tiburto (“Penombra” 1963)

Indovinello
IL SARTO
Del taglio è un gran maestro. A mano a mano
il suo cappotto lui se l’è imbastito
punto su punto. E in quanto al passamano,
bisognerà vedere se è servito.
Ascanio (“Il labirinto” 1965)

1 commento:

  1. Bellissima la foto!

    Il primo indovinello, di Marin Faliero, lo conoscevo e secondo me è un vero capolavoro.
    Il secondo, di Tiburto, forse è il più ostico dei tre ma è comunque molto ben condotto.
    Il terzo, di Ascanio, non lo conoscevo ma lo trovo di una bellezza disarmante.

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