Molti frequentatori di questo blog sembrano particolarmente interessati alle cartoline. E allora eccone una curiosa: ritrae Ser Brunetto (Adolfo Campogrande, 1882-1930). Ma non fu scritta da lui, bensì da Stazio (Silvio Coverlizza, 1870-1918), fondatore de “La Favilla Enigmistica” di Trieste.
Ser Brunetto a 18 anni fu condirettore della “Gara degli Indovini” e nel 1912 entrò nella redazione della “Diana d’Alteno”. Nel 1915 portò la “Favilla” a Firenze, non potendo i Triestini proseguire la pubblicazione. Dopo pochi mesi dovette chiudere per cause belliche e riprese nel 1923. Un anno dopo nasceva anche “Favilletta”, destinata specialmente ai ragazzi.
Di Ser Brunetto, grande anagrammista, propongo un gioco in versi.
Frase anagrammata
Italia esulta! Il cielo di berillo
vede ingrandir tua stella, quando imbruna,
odono il mar lontano e l’aspra duna
per te sonar di gloria alto lo squillo.
Italia esulta e le memorie aduna!
x xxxxx xx x’xxxxxx xxxxxxxx
che di vittoria amò il gaudioso trillo
da le piane lombarde alla laguna,
oscillarono ancor all’afro vento
de le cariche audaci fra i clangori
belliche strofe d’epici poemi;
e nel fulgore che giammai fu spento
a l’asta ancor ricinser nuovi allori
xx xxxxxx, xx xxxxx x xx xxxxx, eterni emblemi!
Ser Brunetto a 18 anni fu condirettore della “Gara degli Indovini” e nel 1912 entrò nella redazione della “Diana d’Alteno”. Nel 1915 portò la “Favilla” a Firenze, non potendo i Triestini proseguire la pubblicazione. Dopo pochi mesi dovette chiudere per cause belliche e riprese nel 1923. Un anno dopo nasceva anche “Favilletta”, destinata specialmente ai ragazzi.
Di Ser Brunetto, grande anagrammista, propongo un gioco in versi.
Frase anagrammata
Italia esulta! Il cielo di berillo
vede ingrandir tua stella, quando imbruna,
odono il mar lontano e l’aspra duna
per te sonar di gloria alto lo squillo.
Italia esulta e le memorie aduna!
x xxxxx xx x’xxxxxx xxxxxxxx
che di vittoria amò il gaudioso trillo
da le piane lombarde alla laguna,
oscillarono ancor all’afro vento
de le cariche audaci fra i clangori
belliche strofe d’epici poemi;
e nel fulgore che giammai fu spento
a l’asta ancor ricinser nuovi allori
xx xxxxxx, xx xxxxx x xx xxxxx, eterni emblemi!
Da notare:
RispondiEliminalettera spedita da triesta il 22 oottobre 1914 con il francobollo austriaco (qualcuno sa cosa voglia dire quel timbro a inchiostro posto di traverso sotto il francobollo e iniziante per UBERPRUF...
arrivata a Venezia due giorni dopo(tibro italiano del 24)
Significa controllato dalla censura.
RispondiEliminaBellissima testimonianza.
RispondiEliminaTrovo eccezionale la parte «Procuri di mandare almeno un giuoco per il prossimo mese, tanto di dimostrare ch'Ella non è morto per noi»!
C'è da dire che dopo quasi un secolo le poste non sono migliorate affatto, riguardo i tempi di consegna delle lettere eheheh
RispondiElimina